Vite brevi di uomini eminenti
Aubrey John
La vita di ogni persona manifesta una singolarità irriducibile, una cifra, un sapore, un profilo unici, che la storia poi si incarica o di cancellare o di attenuare e riassorbire. John Aubrey, dilettante e 'virtuoso' (nel senso seicentesco di ricercatore di ogni "curiosità della Natura e dell'Arte"), amico di Locke e di Newton, di Thomas Browne e di Hobbes, di Robert Boyle e di John Evelyn, ebbe in grado supremo la qualità appunto di saper nominare il particolare, l'aneddoto individuante e un'innata sapienza nell'evocare il tono, il gesto, la fisiologia della vita. E questo non come risultato di ponderati artifici, ma quasi come risonanza di un incessante chiacchiericcio, capricciosamente trascritto. Come in Saint-Simon, come in Proust, l'occhio e l'orecchio di Aubrey erano sempre in agguato, captavano, filtravano e utilizzavano tutto. Così, in modo irriflessivo, tumultuoso e vorace, Aubrey passò la vita ad annotare, instancabile, particolari e tratti notevoli di ciò che incontrava o gli veniva raccontato o scopriva. Una parte di questi appunti, stesi in una sorta di scrittura stenografica, che dà al suo stile una stupefacente modernità, è dedicata alle vite di uomini, per qualche ragione illustri, del passato (e vi troveremo Shakespeare ed Erasmo, accanto a nobili inglesi caduti poi nell'oblio) o suoi contemporanei (e vi troveremo quasi tutti i protagonisti intellettuali di quel secolo di genio prorompente che fu il Seicento inglese, accanto a personaggi frivoli o irrecuparabilmente dimenticati) - ed essa forma quella raccolta di "Vite brevi", qui presentate per la prima volta in italiano nella felicissima versione di J. Rodolfo Wilcock, che hanno fatto di Aubrey quasi l'eroe fondatore di ogni possibile arte della biografia.
년:
1989
출판사:
Adelphi
언어:
italian
ISBN 10:
8845903303
ISBN 13:
9788845903304
파일:
MOBI , 402 KB
IPFS:
,
italian, 1989